I rifugiati in Ungheria, un reportage da Budapest
Si parla molto di Ungheria e del “modello Orbán” sulla gestione del fenomeno migratorio. “Oltre i muri, oltre i mari: l’Europa che si difende a est e sud dai migranti” è un progetto transfrontaliero realizzato da Openpolis insieme a un team di giornalisti ungheresi, con il supporto del Collaborative and Investigative Journalism Initiative (Ciji). Un longform diviso in 3 capitoli, caratterizzato da un approccio sperimentale misto dati e reportage sul campo, con interviste a organizzazioni non governative e rifugiati realizzate in Ungheria e Italia.
Si tratta di un’indagine sulle politiche repressive sui migranti nei due paesi, che rappresentano a sud e a est due tra le porte principali porte d’accesso per i migranti che intendono chiedere asilo in Europa. A quasi dieci anni dall’inizio della “crisi europea dei migranti” l’Ue sul fenomeno ha deciso di non decidere. Queste lacune nelle politiche comunitarie hanno favorito i partiti anti-immigrazione. In Ungheria Orbán ha avviato dal 2015 una serie di riforme che negli anni hanno leso sempre di piĂą i diritti dei migranti.
Basti pensare che in tutto il 2021 sono state solo 42 le domande di asilo accettate nel paese, mentre nell’ultimo anno e mezzo sono stati oltre 250mila i respingimenti e gli arresti al confine. In Italia Meloni e Salvini, favoriti alle elezioni di domenica prossima, guardano con favore a questo modello.